Le Attività del Consorzio Open

Il Consorzio OPEN opera per sviluppare nuovi sistemi e strategie per l’inserimento e la stabilizzazione lavorativa e occupazionale di minori ed adulti autori di reato.

Fin dalla sua nascita, lo scambio di esperienze innovative su scala nazionale ed europea- sono alla base dellazione del Consorzio e su questa direzione il Consorzio si è sempre mosso.

Il Consorzio collabora quotidianamente con i decisori e gli operatori dei principali interlocutori territoriali: siano essi istituzioni pubbliche (Amministrazione penitenziaria, Regioni ed Enti Locali, AUSL, Tribunali di Sorveglianza, Direzioni provinciali/regionali del lavoro) o organizzazioni private (Cooperative sociali, Imprese profit, Associazioni di volontariato e di promozione sociale, Associazioni datoriali e Sindacati).

Tra le principali attività svolte dal Consorzio si evidenziano:

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dalla sua nascita, su invito del Ministero del Lavoro tramite Isfol (struttura di supporto alla cooperazione transnazionale) e delle Regioni partner, partecipa alle sessioni seminariali ed ai workshop (in Italia e nelle sedi europee) del network europeo “ExOCoP Ex-Offenders Community of Practice” costituito dalle autorità pubbliche della Giustizia e del Lavoro di diversi Paesi Membri; in questo ambito, su richiesta del Ministero ha fornito consulenti ed esperti per la gestione delle medesime sessioni in Italia e all’estero.

Nel 2011, ha contribuito alla realizzazione del compendium curato e prodotto da Isfol “Progetti per il reinserimento socio-lavorativo di detenuti ed ex detenuti: alcune buone pratiche realizzate in Italia” (nell’ambito del progetto FSE “SOCIAL – Strategia per l’Occupazione e Qualificazione tramite l’Apprendimento ed Attività per la Libertà”).

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Tra il 2011 e il 2012 è entrato a far parte di due network europei di organizzazioni del privato sociale, ovvero le “comunità di pratiche” EPEA European Prison Education Association e EOEF European Offender Employment Forum.

Tra il 2012 e il 2014 è capofila di due progetti europei, Home Affairs, Programme Security and  safeguarding liberties – Prevention of and fight against crime ISEC 2011 HOME/2011/ISEC/AG/4000002514, “Community Prevention and Early Prevention” e Leonardo da Vinci VETPRO 2012-1-IT1-LEO03-02633, “ISODE: Integrazione Socio-Occupazionale Detenuti in Europa”.

Dal 2013 è partner del progetto VS/2013/0057, “Active Inclusion Learning Network” con capofila il National Offender Management Service (NOMS) Ministry of Justice a seguito della presenza del Consorzio Open nella rete europea Ex-Offender Community of Pracitce (ExOCoP) dal 2009 al 2012.

Nel 2014, a Bruxelles ha organizzato e partecipato il seminario “Education and Employment: Inclusion pathways during and after detention”, in collaborazione con International Juvenile Justice Observatory Headquarters.

Nel 2015 si occupa della produzione di tre documenti scritti con la supervisione della dott.ssa Maria Grazia Mastrangelo intitolati: “Economia carceraria – Innovazione e imprenditorialità in carcere”, “Giustizia riparativa – ricomporre il patto di cittadinanza”, “Messa alla prova – qualificare i periodi di messa alla prova delle persone autrici di reato”.

Nel 2015 è capofila del progetto KA1 OPEN Go 2015, che vuole approfondire il tema dell’inclusione attiva e un approccio globale alla marginalità che sono al centro delle politiche di coesione in Italia ed in Europa per tutto il prossimo periodo di programmazione.

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Nel 2016 è capofila del progetto KA2 MILAR (Models for Refugees’ Employment and Social Inclusion), che promuove l’apprendimento e la sperimentazione di una strada innovativa all’occupabilità dei rifugiati, adottando il modello di Impresa Sociale di Comunità ISC, a livello transnazionale e nelle comunità locali in Italia, Svezia, Germania, Inghilterra.

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Mobile Basic Education for Adults

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SINTESI PROGETTO

Il progetto intende sviluppare nuove metodologie in grado di offrire un’istruzione di base (alfabetizzazione, matematica, ICT) ad adulti i quali, a causa di circostanze particolari, non sono in grado di accedere ai percorsi ordinari. Tali metodologie saranno tarate sul target individuato in modo da coinvolgere attivamente i partecipanti nelle attività.

Nello specifico, si vuole rispondere ai problemi che questi gruppi devono affrontare per frequentare le lezioni in determinati luoghi ed orari (da qui il titolo MobileBE), si potrà pertanto pensare anche a forme di partecipazione a distanza (e-learning). Verranno sviluppati 16 muovi metodi dalle 8 organizzazioni partner di progetto nei 7 paesi coinvolti (Germania, Austria, Spagna, Bulgaria, Francia, Italia e Svezia).

Ogni metodo prevede:

  • Indicazioni per l’accesso ai percorsi e la motivazione del target (recruiting);
  • Analisi delle competenze in ingresso (diagnosi);
  • Validazione delle competenze acquisite (learning outcomes).

I nuovi metodi verranno testati a livello locale nei territori coinvolti in due fasi distinte e, di seguito, documentati e disseminati agli operatori del settore a livello nazionale ed europeo nell’ottica della trasferibilità degli stessi in altri contesti.

PARTNERNARIATO

  • VHS Hannover (Germania) – coordinator progetto;
  • Wiener VHS (Austria);
  • CRSA Cariñena / Zaragoza (Spagna);
  • Znanie Loveč (Bulgaria);
  • INFREP / LaLigue (Francia);
  • Consorzio OPEN (Italia);
  • VHS Göttingen (Germania);
  • Västerås folkhögskola (Svezia).

TARGET GROUP

Educatori e professionisti che operano nel settore dell’educazione degli adulti (adult literacy and second chance education).

BENEFICIARI FINALI

Adulti che presentano dei deficit nell’istruzione di base (alfabetizzazione, matematica e ICT) impossibilitati a frequentare I percorsi ordinari. Si tratta di adulti che potranno beneficiare di percorsi personalizzati flessibili in termini di orari e sedi, particolare attenzione verrà prestata  in caso di disabilità o altri bisogni specifici. Le limitazioni a partecipare ai percorsi ordinari possono essere dovute a problemi di salute, familiari, lavorativi o ancora alla distanza della sede dei corsi dal luogo di residenza o altro (es. genitori single, lavoratori turnisti, background culturale sfavorevole all’istruzione formale – per le donne ad esempio  – persone che si occupano di parenti ammalati, persone con problemi di salute, persone che vivono in aree non servite dai trasporti e lontane dalle sedi dei corsi; donne che vivono un sistema familiare con concezione patriarcale dei ruoli; ambiente precario, donne immigrate anziane e single; persone affette da disturbi mentali, detenuti….)

OBIETTIVI

  • Scambio di esperienze su metodologie già in uso in grado di coinvolgere il target identificato;
  • Implementazione di attività didattiche;
  • Sviluppo e sperimentazione dei nuovi metodi;
  • Disseminazione dei nuovi metodi;
  • Riduzione del numero di analfabeti funzionali (che rappresentano attualmente il 20% in tutta Europa).

INTELLECTUAL OUTPUTS

OUTPUT 1: Documentazione relativa alle buone prassi già esistenti (metodologie didattiche, di reclutamento, analisi delle competenze e validazione delle stesse);

OUTPUT 2: Video documentari professionali delle sperimentazioni per disseminazione e trasferimento delle esperienze. Gli stessi saranno utilizzati altresì per motivare i future partecipanti.

OUTPUT 3: 16 nuovi metodi che offrono istruzione di base ad adulti che non possono frequentare I percorsi ordinari. Tali metodi verranno sperimentati e  i risultati verranno raccolti in un e-book disponibile in lingua inglese e nelle lingue madri dei paesi partecipanti.

METODOLOGIA

Progetto che prevede la partecipazione attiva degli 8 partner progettuali, si tratta di enti no profit esperti nell’ambito dell’educazione degli adulti e nell’istruzione di base. Si è identificato successivamente un target composto da persone ai margini della società impossibilitati a partecipare ai percorsi di istruzione/formazione ordinari. Verranno pertanto individuati 16 nuovi metodi al fine di includere il target identificato e consentire l’accesso a percorsi formativi/educativi più flessibili in termini di orari e sedi.

Tali nuovi metodi verranno testati come segue:

Fase 1:

  • Valutazione;
  • Correzione/integrazione dei metodi alla luce della sperimentazione.

Fase 2

  • Valutazione, conclusione e documentazione dei risultati.

DISSEMINAZIONE E

  • Pubblicazione della documentazione e degli output realizzati;
  • Organizzazione di eventi moltiplicatori nei 7 paesi coinvolti;
  • Organizzazione di un evento di formazione (3 gg) volti a “formare i formatori” (training of trainers –  tot. 32 partecipanti provenienti dai 7 paesi partner).

Per maggiori informazioni si rimanda al sito web del progetto www.mobilebe.eu/

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